lunedì 25 gennaio 2016

#MusicMonday 9, You're too old to be so shy. Daughter.

Oggi Music Monday propone la musica di Daughter.
Trio inglese indie rock. Si capisce che mi piace l'indie rock?

La loro musica è intimista, quasi timida, ottimo sottofondo musicale per un sonnellino o per studiare, in base a cosa vogliate fare. La voce della cantante assomiglia molto a quella di Florence Welch, male non fa, diciamo. 
Scoperti quasi per caso, solo come le cose migliori nella vita, da una cover di Get Lucky dei Daft Punk, ora non ne posso fare a meno, mi lascio accompagnare dalle melodie in acustica, tranquille, rilassanti e anche un po' malinconiche. 

Le mie preferite:

Candles

Youth

Run

Still


martedì 19 gennaio 2016

Minimalismo all the way.

Il mio ultimo pensiero fisso da qualche mese a questa parte è liberarmi di un po' di "cose". Sono mesi ormai che si sta formando l'idea di fare decluttering, come vi avevo parlato precedentemente.
Ho voluto evitare però di buttarmici a capofitto, al contrario di quello che dice il mio istinto, poichè sono conscia del fatto che una volta dato via un oggetto non posso più riaverlo indietro, anche se ha un grande valore affettivo.
Quello che ho fatto in questi mesi, mentre pensavo alla possibilità, oltre che alla necessità di disfarmi di tante cose, è stato documentarmi su vari blog, guardando video su Ted Talk e TedX, per potermi fare un'idea mia e capire se la cosa faceva davvero per me. 
Mi sono imbattuta inoltre, per puro caso, in un libro di cui avevo sentito parlare da un blogger inglese, sul metodo di riordinare: "Il magico potere del riordino" di Marie Kondo. Penserete che sia palloso, lo sto leggendo e vi farò sapere. 
Quando si è cresciuto a pane e...
 "Questo teniamolo, può sempre servire".

Il risultato è che sì fa davvero per me. Voglio davvero liberarmi di un sacco di cose.
Sabato ero molto inquieta, ho un'esame che si avvicina, la mia bestia nera, non riuscivo però a studiare nulla. Alla fine ho pensato che un po' di decluttering avrebbe solo aiutato. Quando sono inquieta mi aiuta mettere in ordine, fare giardinaggio, pulire, tutto pur di non pensare. 
Camera mia è la prima tappa del mio percorso, poichè è l'unico spazio che è davvero mio mio e solo mio. Uno spazio pieno di libri, vecchi pezzi di cancelleria e tanta altra roba poichè sono stata cresciuta a pane e "Questo teniamolo, può sempre servire". Mi sono trovata di fronte a un lavoro enorme.

Scoprire che hai libri i diari ancora delle medie. 

Ho iniziato quindi con una cassettiera antica di cui ho solo a disposizione un cassetto, ma un cassetto di circa un metro quadrato. Gli altri cassetti sono pieni di vecchi ricordi di mio papà, di corredi di nonne, prozie ecc. 
Insomma quel cassetto è una sorta di "viale dei ricordi". Tiravo fuori un pezzo per volta catalogando: Questo si butta, questo lo tengo. Ho scoperto che avevo ancora i diari delle medie, tenuti in un attimo di sentimentalismo, sperando che i ricordi fossero positivi. 
Delle medie ho un ricordo molto negativo, rimaneggiarli, per togliere le graffette e tutto ciò che non fosse carta è stato più emotivo di quanto mi aspettassi. 
Quello a cui non ero preparata è proprio la carica emotiva che questi oggetti si portano dietro.

Liberarsi degli oggetti è liberarsi anche
 dei sentimenti negativi ad essi collegati 

Credits: slowyourhome.
Citazione di William Morris
I diari di medie e superiori sono finiti nella raccolta carta, sorprese dell'ovetto kinder nella plastica, ho buttato via tantissima roba. Ma sono quelle pagine di diari che più mi hanno smosso. Per decidere se davvero avevo tolto tutti i pezzi non di carta ho anche trovato lettere di amicizie ormai andate a rotoli, che mi hanno fatto molto male. Rileggerle mi ha riportato un po' di malinconia, ma è passata appena ho stracciato quei pezzi di carta che conservati troppo a lungo. Il senso di liberazione è stato fantastico. Non c'è modo che quelle amicizie rifioriscano, non ho bisogno di ricordare ogni volta certe ferite. Stessa cosa per i diari delle superiori, quaderni di quando facevo collage, pezzi di carta da regalo che avevo tenuto "perchè una così bella carta può tornare utile per fare un bigliettino". Cassette di francese, cd di letteratura italiana, latina, inglese, francese. Ciondoli mezzi rotti, pupazzetti malandati, tutto via. 

Il mio lavoro non è ancora finito, ho tenuto i miei diari segreti, di quando avevo 12 e una sorta di diario personale in cui sono descritti i primi incontri con il mio primo ragazzo, e vari altri sfoghi. Non sono ancora pronta per disfarmene. Ho intenzione di rileggerli, per cercare di capire quanto troverei ridicola la me stessa ragazzina, se la dovessi incontrare oggi. Per il poco che ho potuto leggere era abbastanza lamentosa e drammatica nel suo diario. Ho sempre pesato che mi avrebbe fatto solo bene fare un corso di recitazione, ma i miei volevano che facessi sport. 

Ecco per il momento concludo qui, perchè la mia camera non è ancora finita, e ci sono ancora un sacco di cose di cui mi devo liberare. 

Se anche voi volete liberarvi di vecchi ricordi che prendono solo polvere fatemi sapere come va ! ;)

domenica 17 gennaio 2016

#MusicMonday 8, Dog day are over


happiness hit her like a bullet in the head



Dog Days are over


Questo per me è il primo #MusicMonday del 2016, condivido con voi un augurio di rinascita in questo nuovo anno, anche se sappiano che le cose non cambieranno granchè a meno che non ci mettiamo di impegno.


Il mio 2015

Questo 2015, non per lamentarmi, ma in breve tra genitori che stanno in ospedale, lavoro inesistente, genitori che comprano e poi cadono da moto giganti, diventano sempre più smemorati... e sembra che la fine di questo tunnel non si veda ancora, posso tranquillamente affermare che è stato un anno di merda.
Quello che però vorrei fare in questo post è segnare quali sono le cose preferite di quest' anno passato, ora che è passato qualche giorno dalla sua conclusione, nella speranza che nel 2016 ce ne siano ancora di più  e più  importanti.

La prima cosa preferita del 2015 è  il tempo che ho passato  con i miei cani che per i motivi di cui ho parlato sopra, che hanno richiesto la mia presenza a casa, è stato  molto di più  rispetto agli anni scorsi. 
Mi amano incondizionatamente e le uniche cose che chiedono sono un po' di coccole e che ci si occupi di loro, il che a dire la verità è un gran piacere. 
Altro preferito è stata una scoperta sensazionale per me, dell'acqua calda direte voi. Lo zenzero. Ho iniziato  a comprarlo candito perché mi piaceva il contrasto tra il dolce e il piccante, poi ne ho scoperto le mille proprietà ed ho ampliato l'acquisto a quello fresco e alle tisane. Oltre a far bene, sono entrata a mia insaputa in una piccola cerchia di estimatori e non sapete al supermercato quanti sguardi di approvazione ottengo, se non addirittura entusiastiche conversazioni,  dalle vecchiette in coda, anche loro fan di questa  portentosa radice. Sono old inside, lo so. 

Una cosa che quest' anno ho adorato è andare in piscina d'estate. Erano anni che non lo facevo perché non mi piace stare in costume. Quest'anno però sarebbe stato impossibile sopravvivere al caldo senza stare in ammollo in piscina.  I momenti di relax che ho provato in acqua secondo me sono stati i migliori di tutto l'anno. Fanculo la ciccia, me ne vado in piscina. 
Sempre di relax per me si tratta ma una cosa che ho adorato fare in questi mesi è  stato una routine di skincare la sera. Lavarsi la faccia, usare il tonico, la crema, o fare la maschera o i massaggi alla faccia son stati attimi rilassanti che continuerò a fare anche nel 2016. Un momento solo per me e per il mio benessere.

Ora parliamo di cose preferite.
Premetto che nessuno mi ha chiesto di parlare di queste cose, me le sono comprate da sola con i miei soldi e la menzione di questi prodotti in questo post non ha funzione pubblicitaria degli stessi.

Il primo prodotto da menzionare è un'applicazione. Blogger. Avere Blogger sul telefono si è  rivelato praticissimo per scrivere  appunti o post interi mentre sono senza PC, nel letto, sul treno ecc. 

Il mio amore per i colori da qualche anno a questa parte si è spostato dalla cancelleria al make up e anche se non mi trucco spesso mi piace avere prodotti con  cui sperimentare. 
credit londonbeautyqueen
Sleek blush trio palette in Lace. Bellissimo packaging, bellissimo colore di blush, pieno e scrivente.
Kiko Matte Muse Lipstick dell'edizione limitata Midnight Siren in Luxury Sangria.
Ora passiamo ai libri: L'allieva di Alessia Gazzola, che lì per lì mi sembrava un titolo di un libro sadomaso, invece si tratta di un giallo con protagonista una specializzando in medicina legale. Molto coinvolgente e piacevole da leggere.
Altro giallo che ho letto con grande piacere è stato Tutto il villaggio lo saprà di Fabio Girelli. Un libro ambientato a Torino e al museo egizio, edito nel 2011. 
Infine il caso editoriale di quest'anno passato L'intestino felice di Giulia Enders edito da Sonzogno.
Questo libro lo avevo totalmente comprato a caso, sbagliando a leggere il titolo. Avevo letto Istinto, comunque, non so se è stato l'istinto appunto a farmelo comprare, ma ha rischiarato molti dubbi sulla mia situazione di salute attuale, mi ha fatto capire molto di più un organo che per la medicina è ancora fonte di scoperte importanti. Grazie a questo libro sono riuscita a capire perchè quando ho periodi no con il mio intestino mi senta anche così miserabile di umore, ho scoperto l'importante funzione dei batteri e un sacco di altre cose. Altamente consigliato.
credit rivoluzionegreen
Infine i miei canali preferiti di Youtube sono stati tre. Non che non ne abbia seguiti molti di più, ma questi sono quelli che ho amato di più. Lily Pebbles, ViviannadoesMakeup e The Sorry Girls


domenica 3 gennaio 2016

Quality over quantity. Un 2016 su misura

Da un po' di tempo a questa parte sto flirtando con il minimalismo.

È vero che fa parte della descrizione del blog ma relativo ai sentimenti, disciplina in cui mi reputo una minimalista esperta. Ho deciso infatti molto tempo fa, che non proprio tutti erano degni meritevoli del mio tempo, dei miei sentimenti e delle mie lacrime. Ciò spiega come io abbia ad oggi poche amicizie, ma molti meno drammi. Rimango comunque single, oggi come allora.



Nella vita di tutti i giorni, nelle cose materiali è tutto un altro discorso.
Siamo circondati da pubblicità in tele o nelle riviste, sui social, prima di un video su youtube e a volte l'irrefrenabile impulso di possedere qualcosa fa si che quella scodella con i disegnini di gattini stilizzati messa in una vetrina da Tiger sia il pezzo mancante per dare armonia al nostro arredamento casalingo. 
Non pensate sia una critica, io sono parte integrante di questo gruppo di compratori compulsivi. Essendo un fiasco nell'acquisto di vestiti, perché spesso amoreggio con carboidrati e cioccolato, ho avuto vari momenti nella vita dove compravo accessori. Scarpe, finché sono arrivata ad avere 21 paia di ballerine e un solo paio di tacchi, dato che non li metto mai, poi è stato il momento delle borse, poi dei gioielli, rigorosamente di bigiotteria. 
Madre ci ha inculcato dalla nascita: "Quantity over quality" così lei non doveva fare lavatrici e stirare in rapida sequenza.

Oggi le cose sono cambiate. Non ho più una quantità immane di vestiti, nuovi o dismessi dai miei numerosi cugini. 
Nell'ultimo anno, direi, il mio approccio al comprare è cambiato, ora prima di comprare qualcosa ci penso due volte. Non dico che l'acquisto di un oggetto sia per forza da condannare, ma a volte tutti dovrebbero pensare davvero a quello che fanno con il loro tempo e con i loro soldi e chiedersi semplicemente: Vale davvero il mio tempo? / I miei soldi?

Io e mia sorella anni fa, quando appena patentata la portavo in giro per negozi, cercavamo di contenere i nostri acquisti per questioni economiche chiedendoci: Questa... camicetta gialla con i pois verdi/ il cappotto rosso/ le ballerine nere con un cuore argentato/ il porta cellulare a forma di renna ecc... mi serve davvero? La risposta il più delle volte era: No. Allora la domanda successiva era: Lo voglio davvero? e quella dopo: Cosa potrei fare con la somma che sto per spendere? Io di solito misuravo in quante serate al cinema avrei potuto avere.

Oggi invece il mio guardaroba è molto ridotto, sia perché faccio parte del team pastasciutta, sia perché c'è crisi nel mio portafoglio, e sia perché sto risparmiando per comprarmi un computer da almeno due anni e nella mia carta di credito non ci son mai più di 300 euro, il che è snervate. 
Quello di cui vorrei alleggerirmi sono gli oggetti, evitare la fine di "Sepolti in casa" e sempre e comunque risparmiare. 


La prima cosa da fare nella mia vita è liberarmi di quello che non mi serve davvero, cose che mi hanno regalato, cose che hanno molti anni, sono rotte, son state riparate ma non bene. Finiti gli oggetti potrebbe essere la volta di ripensare il mio guardaroba e finalmente iniziare l'avventura del capsule wardrobe
Se non sapete cos'è vi riassumo brevemente.
Si devono scegliere un numero limitato di vestiti, un numero che vogliamo e che pensiamo si adatti al nostro stile di vita. Di solito sono 33, adatti alla stagione corrente, esclusi pigiami, intimo, sportswear e gioielli, pensare in anticipo gli abbinamenti e una volta completato il guardaroba mettere via i vestiti che avanzano, se non sono di stagione, o donarli, regalarli, venderli o buttarli se in cattivo stato. In tre mesi non si deve comprare niente. Secondo me è un buon modo per sfruttare al massimo i propri acquisti, spendere meno e fare acquisti più oculati per la stagione successiva. 
Io trovo sia un processo affascinante di semplificazione della vita, che rende più facile anche scegliere cosa mettere al mattino, facendo perdere meno tempo. 

Se vi interessa il concetto potete prendere ispirazione qui:
Ci sono un sacco di video, se siete pigri ve ne metto due:
TED-x 

Viviannadoesmakeup 

Oppure interi blog

Sul vivere light o se preferite sullo stile di vita minimalista:
Minimoblog  blog italiano scoperto leggendo Diario di una snob.

Questo forse è il principale e unico proposito per il nuovo anno. Ridurre, ridurre ridurre.