martedì 19 gennaio 2016

Minimalismo all the way.

Il mio ultimo pensiero fisso da qualche mese a questa parte è liberarmi di un po' di "cose". Sono mesi ormai che si sta formando l'idea di fare decluttering, come vi avevo parlato precedentemente.
Ho voluto evitare però di buttarmici a capofitto, al contrario di quello che dice il mio istinto, poichè sono conscia del fatto che una volta dato via un oggetto non posso più riaverlo indietro, anche se ha un grande valore affettivo.
Quello che ho fatto in questi mesi, mentre pensavo alla possibilità, oltre che alla necessità di disfarmi di tante cose, è stato documentarmi su vari blog, guardando video su Ted Talk e TedX, per potermi fare un'idea mia e capire se la cosa faceva davvero per me. 
Mi sono imbattuta inoltre, per puro caso, in un libro di cui avevo sentito parlare da un blogger inglese, sul metodo di riordinare: "Il magico potere del riordino" di Marie Kondo. Penserete che sia palloso, lo sto leggendo e vi farò sapere. 
Quando si è cresciuto a pane e...
 "Questo teniamolo, può sempre servire".

Il risultato è che sì fa davvero per me. Voglio davvero liberarmi di un sacco di cose.
Sabato ero molto inquieta, ho un'esame che si avvicina, la mia bestia nera, non riuscivo però a studiare nulla. Alla fine ho pensato che un po' di decluttering avrebbe solo aiutato. Quando sono inquieta mi aiuta mettere in ordine, fare giardinaggio, pulire, tutto pur di non pensare. 
Camera mia è la prima tappa del mio percorso, poichè è l'unico spazio che è davvero mio mio e solo mio. Uno spazio pieno di libri, vecchi pezzi di cancelleria e tanta altra roba poichè sono stata cresciuta a pane e "Questo teniamolo, può sempre servire". Mi sono trovata di fronte a un lavoro enorme.

Scoprire che hai libri i diari ancora delle medie. 

Ho iniziato quindi con una cassettiera antica di cui ho solo a disposizione un cassetto, ma un cassetto di circa un metro quadrato. Gli altri cassetti sono pieni di vecchi ricordi di mio papà, di corredi di nonne, prozie ecc. 
Insomma quel cassetto è una sorta di "viale dei ricordi". Tiravo fuori un pezzo per volta catalogando: Questo si butta, questo lo tengo. Ho scoperto che avevo ancora i diari delle medie, tenuti in un attimo di sentimentalismo, sperando che i ricordi fossero positivi. 
Delle medie ho un ricordo molto negativo, rimaneggiarli, per togliere le graffette e tutto ciò che non fosse carta è stato più emotivo di quanto mi aspettassi. 
Quello a cui non ero preparata è proprio la carica emotiva che questi oggetti si portano dietro.

Liberarsi degli oggetti è liberarsi anche
 dei sentimenti negativi ad essi collegati 

Credits: slowyourhome.
Citazione di William Morris
I diari di medie e superiori sono finiti nella raccolta carta, sorprese dell'ovetto kinder nella plastica, ho buttato via tantissima roba. Ma sono quelle pagine di diari che più mi hanno smosso. Per decidere se davvero avevo tolto tutti i pezzi non di carta ho anche trovato lettere di amicizie ormai andate a rotoli, che mi hanno fatto molto male. Rileggerle mi ha riportato un po' di malinconia, ma è passata appena ho stracciato quei pezzi di carta che conservati troppo a lungo. Il senso di liberazione è stato fantastico. Non c'è modo che quelle amicizie rifioriscano, non ho bisogno di ricordare ogni volta certe ferite. Stessa cosa per i diari delle superiori, quaderni di quando facevo collage, pezzi di carta da regalo che avevo tenuto "perchè una così bella carta può tornare utile per fare un bigliettino". Cassette di francese, cd di letteratura italiana, latina, inglese, francese. Ciondoli mezzi rotti, pupazzetti malandati, tutto via. 

Il mio lavoro non è ancora finito, ho tenuto i miei diari segreti, di quando avevo 12 e una sorta di diario personale in cui sono descritti i primi incontri con il mio primo ragazzo, e vari altri sfoghi. Non sono ancora pronta per disfarmene. Ho intenzione di rileggerli, per cercare di capire quanto troverei ridicola la me stessa ragazzina, se la dovessi incontrare oggi. Per il poco che ho potuto leggere era abbastanza lamentosa e drammatica nel suo diario. Ho sempre pesato che mi avrebbe fatto solo bene fare un corso di recitazione, ma i miei volevano che facessi sport. 

Ecco per il momento concludo qui, perchè la mia camera non è ancora finita, e ci sono ancora un sacco di cose di cui mi devo liberare. 

Se anche voi volete liberarvi di vecchi ricordi che prendono solo polvere fatemi sapere come va ! ;)

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