giovedì 17 settembre 2015

Procrastino, ergo sum

L'arte del procrastinare è un'arte che ormai si è diffusa a macchia d'olio, nella mia vita, nella mia famiglia, nella società di oggi. Le cose è sempre meglio farle poi, ma quando? Spesso si spera mai.
Siamo portati a procrastinare le cose dagli impegni della vita, dal lavoro, dalla famiglia, dalla tecnologia spesso. 
Pulire la casa, mettersi a dieta, iniziare a cercare lavoro, lasciare il moroso, iniziare la palestra o quel corso di russo che ci si è sempre ripromessi di intraprendere, studiare per il compito di mate, vedere l'amica che non vedi da tanto, ma che in realtà non hai voglia di vedere. 

Se siete dei procrastinatori anche voi saprete che non inizia tutto in un giorno. Non si passa dall'essere un'apina operosa a un procrastinatore seriale nel giro di una notte, no ci vuole tecnica, ci vuole allenamento, ci vuole pigrizia. 
A mio avviso l'ozio è una cosa completamente diversa dal procrastinare come lo intendo io.
Oziare la domenica non è procrastinare, prendersi un paio di giorni per stare sul divano a far  nulla è diverso da ciò che intendo. 

Se anche vuoi volete diventare procrastinatori seri e certificati dovete porvi delle regole.
www.massimopinton.it

#1 Il risveglio
Procrastinare è un'arte che si inizia ancora nel letto, è il ritardare il momento in cui si farà ciò che non  si vuole fare all'infinito. Quindi se quello che volete evitare è l'alzarvi dal letto per iniziare la vostra giornata, il piano è mettere delle sveglie che rimanderete o non metterle affatto, sperando di svegliarvi al pelo per vestirvi e uscire di casa, con il grande rischio di venir licenziati. 

#2 La lista delle infinite cose da fare
Se lo svegliarvi però non è il problema che vi affligge, o una serie di problemi, che il mio caso, vi spiego: si fa così.
Ogni sera si fa un elenco mentale delle cose che avreste dovuto fare, che non avete fatto o che dovreste fare, riproponendovi di farle l'indomani, dicendo un secco NO a tutte le distrazioni, le richieste familiari, degli amici ecc, convincendovi che dopo averle fatte vi sentirete meglio, vi sentirete completi.
Al mattino dimenticate i buoni propositi della sera prima e riproponetevi lo schema che avete seguito nei giorni precedenti. Sveglia, colazione, lavoro, casa, sono sfinita, la lavatrice la faccio domani e sta sera mi guardo un film.

#3 L'impossibilità di far quello che devi fare
Trovate delle scuse.
Sono troppo stanco
Non ho tempo
Ho troppo da studiare
I compiti posso farli domani, oggi c'è il sole
Oggi piove
Sono triste
Mi ha mangiato i compiti il gatto
I miei hanno bisogno di me, non posso cercare lavoro
Mia nonna sta male
Il mio cane ha bisogno di fare una passeggiata proprio adesso.

E poi fate finta di non vedere, non sentire, non esistere.
La pila di cose da stirare, ignoratela, spostatela, nascondetela
La spazzatura da buttare, spingete bene, pressate che per un altro paio di giorni siete a posto
Il portfolio/curriculum vitae da fare/le email da leggere non avevate tempo.
Il momento in cui lascerete il fidanzato, anche se è come un ramo morto in un ciliegio in fiore, lo lascerete alla prossima cazzata, questa non era davvero grave. Ormai siete abituati ad averlo intorno, vi siete abituati l'un l'altra, se vi lasciaste sareste di nuovo soli e non siete pronti. Quando mai lo si è. 

www.twago.it
# 4 Il senso di colpa
Non ultimo, non meno importante
Il senso di colpa, che perseguita chi è procrastinatore vero.
Procrastiniamo, ma in realtà sappiamo che è sbagliato, che ce ne pentiremo e diremo, potevo farlo prima, sono stato uno scemo.
Il procrastinatore vero sa benissimo che è colpa sua se non ha fatto una cosa, ma cerca di nascondere la realtà sotto il tappeto, pensando, trovando scuse per la sua stessa mal abitudine di lasciare tutto all'ultimo minuto, magari anche non far proprio nulla.
Eventualmente poi ammette a se stesso di esser stato un cretino, che ora in una situazione di merda per colpa interamente sua, le opportunità di lavoro, completezza, felicità se le è fatte sfuggire dalle mani, allentando la presa, nessuno gliele ha portate via. 
Il procrastinatore vero va a letto con l'ansia, fa sogni agitati la notte e si sveglia con la tachicardia, ma poi non fa nulla.

www.darlin.it

Per dirvi quanto io faccia parte dei procrastinatori, beh io ora avrei un sacco di cose da fare molto importanti, molto urgenti, ma boh mi andava di scrivere un post proprio sull'arte del non far niente. Più procrastinatrice di così...

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