giovedì 24 settembre 2015

Mia madre mi accusa di essere dimagrita

Mia madre ogni tanto si sveglia con il piede giusto, ma la maggior parte dei giorni è acida e stronza come le peggio dirigenti donne dei ristoranti cinesi take away, che ti odiano ancora prima che tu apra bocca e se non sei pronto a ritirare il tuo ordine ti urlano addosso l'ordinazione. 
Due Lavioli, Liso Cantonese e Pollo Flittooo!!! E' tua? E' tua?!!!

Beh Madre ogni tanto ti guarda in con fare inquisitorio e poi fa: Sei dimagrita?
Il modo però in cui lo dice non è quello di chi è contento, che apprezza lo sforzo o è anche solo contento per la tua salute e le scelte sane che stai facendo, no.
Lei lo dice come un' accusa: "Come hai osato dimagrire, di nascosto! Perchè non mi hai avvertito?" 
Vi giuro che riuscire a dimagrire a casa mia è un'impresa ardua.
Dopo 25 anni di pranzi e cene smodati, fatti di fritti e surgelati, ma niente dolci, perchè fanno ingrassare, di minacce a letto senza cena "se non finisci di mangiare", "perchè non vuoi fare il bis di pasta"  e "cazzo non hai mangiato neanche una fetta di pane!" uno il metabolismo se l'è giocato alla grande e se poi ci aggiungete una tiroide timida e pigra diagnosticata in ritardo a 15 anni, beh dimagrire è impossibile. 
La mia bilancia va sempre più in alto in modo inversamente proporzionale alla mia speranza di dimagrire.

Non pensate che però questa vita fatta di sfarzo culinario sia stata felice e ingenua. 
Sono nata che ero un peso piuma, ho passato i primi anni della mia vita sballottata tra baby sitters, zie, nonni, ma con i miei ci stavo poco, perchè lavoravano. Poi mia mamma è andata in pensione.
Adesso non è il momento di parlare della mia infanzia, in un altro momento, ma ognuno decideva quanto dovevo mangiare, e non era mai la stessa quantità, per una parte della famiglia ero una neonata, per l'altra un porcellino all'ingrasso. 

Mi ricordo che un giorno Madre mi ha portato dalla sua dottoressa e non dal pediatra. Lo studio faceva schifo, aveva due sedie in croce nella sala d'attesa, e tutti i pazienti mi sembravano davvero malati, quasi dei tossici. La dottoressa era più tossica di quelli fuori, ma disse a mia madre che io ero grassa e che dovevo stare a dieta.
Usciti di lì mia madre era quasi alle lacrime, mi diede tutta la colpa della cosa, come se fossi io che mi preparavo da mangiare da sola a 7 anni, o che mangiassi di nascosto. Mi disse che non avrei mangiato mai più patatine fritte in tutta la vita. Fu un momento tragico, non avevo idea di quanto fosse mai più. 
Non avevo idea che la colpa non fosse mia, iniziò così un rapporto conflittuale con il cibo, lo amavo e lo odiavo. Non volevo mangiare ma dovevo. E poi avendo milioni di parenti era sempre un: "Ma sei dimagrita!" Ma non dimagrivo mai. 
Le patatine tornarono presto, le insalate erano poche e sempre quelle in busta che sembrano plastica. Non esisteva verdura diversa dai pomodori. Il pesce era solo trota bollita.

Ciclicamente madre mi chiamava nel suo "fumatoio", unico spazio in cui le era concesso fumare in casa e mi chiedeva quanto pesavo, o diceva: "Certo che saresti così carina, se solo avessi 10 chili in meno", "Ma quanto mangi, ma mangi qualcosa di nascosto?" Uscivo di lì con le lascrime agli occhi e l'autostima sotto le scarpe, come se non bastassero i bulli a scuola. Io il più grande bullo della mia vita l'ho incontrato in casa. 
Però il menu nonostante le sue critiche non cambiava mai, sempre roba fritta sempre poca verdura e un sacco di carne.
Quando i medici dicevano che dovevo dimagrire e che avrebbe fatto bene anche a lei, iniziava a urlare all'incompetenza e iniziava una dieta ferrea per me, mentre tutti gli altri mangiavano carbonara, o ragù, o la pizza. 

Adesso le cose sono cambiate, la dieta me la inizio da sola, decido io cosa mangiare, ma è sempre la stessa storia, ogni volta che inizio, tempo due giorni è una festa sotto l'albero della cuccagna: patate fritte, polpette fritte, carbonare, pizze, torte, Nutella!! e devo ripetermi continuamente e con scarsa convinzione che a me tutta quella roba goduriosa non piace, la odio, e non la voglio mangiare. 

Ieri io e mia sorella abbiamo fatto esercizio. Adesso esistono app gratuite che ti fan fare esercizio, non  sono il massimo lo so, ma almeno ci muoviamo, e lei ci ha detestate, abbiamo mangiato frutta come spuntino e la sera abbiamo mangiato leggeri. Sta sera ci ha fatto le polpette. Domani quando faremo di nuovo esercizio dovrò ad ogni affondo contare le polpette, le fette di pane e le calorie ingerite per espirare i miei peccati di gola, per poi sentirmi dire da lei: Sei dimagrita?! e aspettare il prossimo attacco. "Sarà un sei dimagrita" o un "Se solo fossi più magra?" 


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