mercoledì 23 dicembre 2015

Perdersi

Nel salotto di mia nonna c'è un cassetto dello scrittoio vicino alla libreria pieno di vecchie foto. Foto di gite, viaggi e feste. Una foto di mio nonno, con i baffoni bianchi che sorride all'obiettivo, vestito in calzoncini cachi e polo blu, e sullo sfondo Positano. Una foto di mia nonna e mio nonno seduti a un tavolo da pic nic assieme a una coppia inglese, composti ma rilassati e sereni. 

I miei nonni hanno fatto una vita bella. 
Hanno vissuto la guerra, è vero, ma poi  laureati,  si sono sposati hanno comprato un terreno e costruito la casa in cui vivo ancora adesso. Hanno comprato prima una roulotte e dopo in camper, girato l'Italia e l'Europa nei giorni di ferie estive. 

Mio nonno non c'è piu da 14 anni. Mia nonna si è persa circa 7 anni fa. All'inizio sembrava solo pensierosa, poi ripeteva sempre le stesse cose, infine ha iniziato a dimenticare sul fuoco le pietanze. Da lì il tempo sembra volato. Sono almeno 5 anni che non riconosce nessuno, e starle intorno la fa agitare, quindi mi capita di passare da casa sua solo brevemente e osservarla in silenzio, mentre lei osserva fuori dalla finestra il giardino. Adorava il suo giardino, noi facciamo il meglio che possiamo per tenerlo bene.

Nel cassetto dello scrittoio c'è una foto di mio padre bambino. La pelle scura e il sorriso bianco e aperto di un bambino in vacanza. Sul retro della foto oltre alla didascalia che mia nonna scriveva diligentemente dietro le foto c'è una nota più recente. "Ferrero Gran Soleil". Risale a pochi anni fa, quando mia nonna, che si sentiva sfuggire a se stessa cercava di aggrapparsi alla vita e alla realtà più che poteva annotando tutto quello che non voleva dimenticare. 
Tra 3 anni mia nonna avrà 100 anni, è in salute, ma non si ricorda chi siano i suoi figli e i suoi nipoti. Non si ricorda che un giorno non poté rientrare a casa perché c'era un cecchino appostato sul tetto della stazione durante la guerra, non ricorda si essersi laureata in fisica, non si ricorda di esser stata sposata. 
Ha avuto una vita meravigliosa che ha perso. Ha perso la percezione del bene che le vogliono i suoi cari, ma questo amore c'è ancora, insieme forse al dubbio che si sarebbe potuto far di più,  insieme al timore che anche mio padre un giorno si perda. 

Io non sono pronta. 
Non voglio perdermi.

Nessun commento:

Posta un commento